Miglior vino dell’anno 2020 Moscata Moscato d'Asti in Anfora di Mongioia

Miglior vino dell’anno 2020 Moscata Moscato d'Asti in Anfora di Mongioia

Un grande passo avanti per il Moscato d’Asti, per un territorio con il premio ricevuto da Riccardo Bianco titolare dell’azienda Mongioia come Miglior vino dell’anno 2020 per Bibenda, con il suo Moscato d’Asti la Moscata brevetto d’invenzione.

La vocazione di Riccardo Bianco, mossa dal desiderio di rivalutare il Moscato d’Asti e il territorio lo porta a pensare oltre.  La sua missione quella di far riavvicinare le persone al piacere di bere dolce e alla dolcezza nella vita.

A conferma di questo impegno, si è svolta a Roma sabato 30 Novembre 2019 la Festa dei 5 grappoli 2020, presentazione nazionale della Guida 2020, all’Hotel Rome Cavalieri dove è stato assegnata il premio Miglior vino dell’anno 2020 al Moscato d’Asti la Moscata di Mongioia. 

Questo, infatti, non è un vino mainstream e soprattutto ha un metodo di produzione brevettato dal produttore, Riccardo Bianco, che ha studiato un’anfora particolare in grado di micro-ossigenare senza ossidare il Moscato. Del resto, il sogno di Riccardo, quello di cui la moglie Maria Graziano mi racconta, è di «rendere il Moscato più grande». 

Così, la fermentazione di Moscata avviene in anfora di terracotta che Mongioia ha fatto costruire  apposta per vinificare il moscato con un impasto di terra e altri minerali volti ad elevare e rispettare le sinuosità di questo mosto nobile, dopo vari tentativi in anfore di terracotta standard. La fermentazione si svolge con lieviti indigeni di Mongioia, Il mosto fermenta e successivamente affina in anfora acquisendo armonia, finezza, equilibrio, complessità e bevibilità grazie alla costante microossigenazione ottenuta attraverso la micro porisità dell’anfora. Incredibile anche la sensazione di avere l’uva in bocca. Avviene la presa di spuma dove nascono naturalmente bollicine delicate e raffinate. 

La scelta di dedicarsi unicamente al Moscato bianco, la dice lunga sulla determinazione di Riccardo Bianco, che con il suo lavoro racconta a tutto tondo le sfumature di un terroir straordinario dalle ineguagliabili caratteristiche.

Riccardo Bianco dichiara “Sono molto  soddisfatto: è un bene per il mio territorio e per il mondo del moscato. Dedico questo premio a me e a mia moglie Maria Graziano, alle nostre famiglie, ai nostri figli Leonardo ed Edoardo e tutti quelli che hanno creduto in noi. La messa a punto del metodo è stata una bella sfida perchè non sono mai stati prodotti prima vini dolci in anfora."