Un vino che si posiziona tra un Sauterned ed un Moscato d’Asti
Filtrato goccia a goccia, come 100 anni fa, con sacchi di cotone
Nel 2017 nasce la Stella dei Viticoltori, L’Astralis, messo sul mercato nel 2019 dopo l’affinamento di 2 anni in bottiglia. “Ho voluto riprendere un metodo antico di fare moscato – dice Riccardo Bianco –, l’unico utilizzato fino agli anni 1950, scomparso con l’avvento della tecnologia e di nuove attrezzature”. Il metodo ha come protagonista la filtrazione a sacchi detti “sacchi olandesi”, forse per la loro provenienza, mentre oggi i sacchi che vengono utilizzati sono in cotone naturale grezzo. Il metodo per ottenere un vino dolce consiste nell’impedire che il mosto fermenti utilizzando la filtrazione. In questa operazione il mosto, attraversando ripetutamente i “sacchi” che fungono da filtro, si libera dai lieviti responsabili della fermentazione finché non raggiunge il momento in cui i questi esauriscono le sostanze necessarie a riprodursi. Si arresta quindi la fermentazione e il vino rimane dolce. Per riprendere questo metodo Riccardo ha costruito un macchinario che ricorda il principio e la struttura di quello antico sostituendo i materiali delle vasche in cemento con vasche di acciaio per ottenere maggiore igiene e neutralità. inoltre i rubinetti di un tempo fatti di ottone li ha sostituiti con rubinetti di acciaio in quanto l’ottone rilasciava un gusto di amaro e metallico. La struttura antica del macchinario era aperta, soggetta a scarsa igiene e, soprattutto, procurava una elevata ossidazione del mosto, uno dei principali motivi dell’abbandono del metodo. Riccardo ha quindi costruito una struttura chiusa la quale mi permette di far entrare un gas inerte, l’azoto, in grado di proteggere il vino dal contatto con l’ossigeno. Il vantaggio principale che lo ha spinto a recuperare il metodo, è la grande delicatezza con cui viene trattato il vino, in quanto i pori del cotone sono meno piccoli di quelli dei filtri moderni e permettono di far passare e conservare tutta la cremosità originaria del mosto. Il processo avviene unicamente per caduta del mosto attraverso i filtri senza elevate pressioni. Al contrario dei filtri moderni il mosto viene spinto attraverso il materiale filtrante anche con 5/10 atmosfere creando uno stress molto forte e un impoverimento della struttura del vino.
Characteristics of the vineyard
Grape variety
100% Moscato Bianco
Classification
Moscato d’Asti DOCG
Soil structure
white clay and small percentage of silt and sand
Production Characteristics
Vinification
Each cru (limited vineyard, exclusive producer of a certain type of fine wine), is vinified alone. After the shortest possible time from the harvest, a particular pressing takes place. Spontaneous fermentation takes place with indigenous yeasts selected from our ancient vineyard in steel autoclaves, the wine is filtered with natural cotton canvas bags repeatedly from September to Easter of the following year.
Refinement
in the bottle, in a vertical position from 24 months to 60 months.
Aging capacity
20 years
Formats
750ml
Vintage
2018
Ancient method
It is the method with which Moscato was produced since ancient times, the wine was filtered with canvas bags repeatedly from the harvest to Easter. To revive this tradition, Riccardo has built a machine that is similar to the historical one with innovative solutions that still improve the quality compared to the original. The result was to obtain a creamy, velvety, rich product. It enters the market one year after the harvest.
Classic combinations with Astralis
Oysters, Foie Gras escalope, Robiola from the Langhe, Panettone from Milan
Other possible combinations
soused trout, sweet and sour wild boar, culigiones
The pairing of the heart
FRIED FROGS NOVARES
Oysters
Foie Gras
Robiola from the Langhe
Panettone from Milan
Abbinamenti dei cibi con i vini di Mongioia a cura del Miglior Sommelier del Mondo ASI® Giuseppe Vaccarini, Presidente dell’Associazione Sommellerie Professionale Italiana